Nicosia: il 5 settembre ecco la sagra dedicata ai maccheroni ‘na maidda
Una specialità siciliana, di quelle che non sono ancora state rivisitate dai grandi chef e che vi consiglio di conoscere. Che ricorda la vita in campagna e il profumo del grano.

Avete mai mangiato la pasta ‘inta maidda? Sapete cos’è? Una specialità siciliana, di quelle che non sono ancora state rivisitate dai grandi chef e che vi consiglio di conoscere. Che ricorda la vita rurale, i riti della campagna e della mietitura.
Noi isolani vantiamo una grande tradizione di grani, che si legano ai primi piatti, un’espressione del territorio che si condensa in prelibatezze come la pasta con le sarde o alla norma.
La maidda è un contenitore di legno dove venivano impastati il pane o la pasta e lasciati riposare (o conservati sotto il classico panno). La maidda era un elemento insostituibile nelle case siciliane, adesso appare molto decorativo, riciclato come portapiantine, con i suoi bordi rialzati che permettevano alle massaie di arrimiscare con energia la farina e attivare il processo di lievitazione.
Tutto pronto a Nicosia, la città dei 24 baroni, per la sesta sagra dei Maccheroni “Na Maidda” che si terrà giovedì prossimo, 5 settembre nell’antico quartiere di San Michele.
L’evento è stato promosso dall’associazione comitato Santa Maria Maggiore, Comune di Nicosia, Regione Siciliana, Ats San Michele e BCC di Gangi. Il prologo, alle ore 20, “Tra storia e arte, ieri oggi e domani” con la tavola rotonda che prevede la presentazione del libro su “San Luca Casale” scritto da Salvatore Lo Pinzino e Filippo Costa, previsti i saluti istituzionali del sindaco Luigi Bonelli e dell’assessore Daniele Pidone a moderare sarà l’avvocato Filippo Giacobbe. A seguire alle 20,30 evento musicale a sorpresa e a seguire la sagra dei maccheroni “Na maidda”, ticket simbolico di 1 euro con distribuzione dei maccheroni e di un bicchiere di vino.